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ll significato del morso per il bambino


morsi

Per un bambino piccolo il morso è un qualcosa di normale. Questo comportamento però spaventa molto i genitori, sia dei bambini vittime che di quelli autori del gesto. Spesso, infatti, non si sa come fronteggiare un tale atteggiamento, non si sa come fermare o giustificare l'atto. E' molto importante, per entrambe le parti, comprendere che questo è un fenomeno fisiologico, specifico di una fase di sviluppo del bambino ed è passeggero.

I bambini, sin dalla nascita, usano la bocca come mezzo d'esplorazione del mondo; a partire dall'allattamento il bambino la usa per superare i disagi della fame e della sete. Con la suzione calma le sue frustrazioni e successivamente, quando ne acquisisce le competenze, tende portare tutto alla bocca per esplorare. Quando ad essere morso non è un oggetto ma una persona, il significato per il bambino non cambia, è un gesto per conoscere l’altro. Solitamente la prima ad essere colpita è la mamma e poi l’amichetto a scuola o al parco, in quanto il bambino a questa età non è ancora ben cosciente del confine fra il suo corpo e quello del compagno. Verso l'anno di età il bambino non sa ancora esprimere verbalmente le proprie emozioni di disagio, frustrazione o insoddisfazione ed usa il morso come mezzo di comunicazione con gli altri. Passati i due anni comincia a capire che il morso è un modo per attirare l'attenzione. Pian piano questo comincia a prendere il significato di rabbia e può esser usato dal bambino per intimidire i coetanei. E' importante sottolineare che il morso non è mai utilizzato dal bambino con l’intenzione di fare male ad un altro, i bambini che mordono non sono bambini cattivi o aggressivi, usano solo questo gesto come mezzo comunicativo. Per un bambino piccolo che sta imparando a parlare è difficile trovare la parola giusta in un momento di concitazione, ad esempio: “mi ha rubato il gioco”, è più facile e diretto comunicare tramite il morso. Non tutti i bambini mordono e non tutti con la stessa intensità o frequenza, ma quelli che lo fanno, quando crescendo miglioreranno con il linguaggio, abbandoneranno anche questa abitudine.

Come comportarsi dunque davanti a un bambino che morde?

Come prima cosa è importante dire che i bambini devono esser lasciati liberi di esplorare e di sperimentarsi nelle relazioni con gli altri, dando loro il giusto spazio e intervenendo solo se necessario. Ad esempio, se vediamo che un bambino sta per alzare le mani su un altro è giusto lasciarlo fare, osservandolo attentamente, dando la possibilità ai bambini di imparare a gestire il rapporto con i coetanei, di imparare a rispondere e a difendersi.

Quando ci troviamo davanti ad un morso però è bene intervenire: anche se sarà difficile; cercate di non spaventarvi e di affrontare questo comportamento con la calma, il bambino che è stato morso sarà sicuramente spaventato per ciò che gli è successo, ma anche il bambino che morde sarà spaventato dalla sua stessa azione. Mettetevi dunque nei panni del bambino che ha morso, come vorreste esser trattati per capire che ciò che avete fatto è sbagliato?

E' importante fermare il bambino, guardarlo negli occhi mettendosi alla sua altezza e con un tono di voce deciso e fermo spiegargli il motivo per cui non deve mordere. Urlare, sgridarlo, alzare le mani sono gesti che non portano a nulla, anzi non permettono al bambino di capire che cosa stia succedendo. Fategli notare che ha fatto male all'altro bambino e coinvolgetelo nelle cure da prestare al bambino ferito. Fornite delle alternative al suo gesto, ad esempio: “ la prossima volta che ti ruba un gioco vienimi a chiamare”. Mai rispondere ad un morso con un altro morso per far capire che fa male. Il messaggio che gli state dando è che ad un’aggressione si risponde con un’altra aggressione, oppure si rischia di far vedere il mordere come un gioco che anche mamma e papà fanno e quindi implicitamente sdoganarlo. E' bene che l'adulto mantenga un comportamento costante ogni volta che il bambino morde, il genitore e gli adulti di riferimento devono intervenire sempre nello stesso modo, è fondamentale che vengano dati sempre messaggi coerenti ai bambini e la ripetizione è fondamentale nel far apprendere un comportamento. Se il bambino morde la mamma, dovete comunque fermarlo, intervenite nello stesso modo in cui fareste se avesse morso un coetaneo, l'adulto deve sempre porre dei freni quando il bambino supera la soglia del gioco. I risultati non saranno immediati, ma con un po' di pazienza il bambino presto capirà che non deve metter in atto questi comportamenti.

Anche la vittima del morso non va ignorata ma anzi dovete prendere sul serio la sua ferita, consolatelo, coccolatelo, non ditegli che non è niente, spiegategli che l’altro bambino non voleva fargli del male. E' difficile per noi adulti comprendere che il morso è solo una manifestazione fisica del rapporto con i pari, perchè noi adulti ne diamo un significato in base alla nostra esperienza e al nostro contesto: una persona non morde le altre persone. Il significato che noi adulti associamo ad un morso è spesso traumatico ed è per questo che ci è difficile collocare questo gesto all'interno di una cornice corretta.


Dott.ssa Fabiola Carboni

Psicologa dello sviluppo


Articolo scritto per "Mammetaccododici"

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