Paura di parlare: il Mutismo selettivo
Il mutismo selettivo è un disturbo poco conosciuto che colpisce prevalentemente i bambini, esso è caratterizzato dalla difficoltà di esprimersi in un determinato contesto sociale, nonostante un adeguato sviluppo linguistico. Questo disturbo non è di carattere organico ma è un comportamento di risposta che il bambino mette in atto davanti ad una situazione che non sa come gestire, che gli reca molta ansia. Il bambino che manifesta questo disturbo solitamente ha un eloquio normale a casa, dove si sente al sicuro e al contrario di totale chiusura a scuola ad esempio.
Nonostante le normali capacità di eloquio e la volontà da parte del bambino di parlare, i bambini che presentano questo disturbo non riescono a parlare, si bloccano.
Secondo recenti ricerche le cause sono da associare allo stato ansioso del bambino, non sono state rilevate delle cause precise responsabili, sono però evidenti che i fattori emotivi, psicologici e sociali possano influenzarne lo sviluppo.
Come fare a distinguere il disturbo dalla timidezza? Esistono dei criteri diagnostici per valutare il mutismo selettivo ed è importante per questo portare il bambino da uno specialista (Psicologo Infantile/Neuropsichiatra Infantile) che valuti la situazione e proponga degli interventi per superare tali difficoltà.
Consigli per i genitori:
E' importante non forzare il bambino a parlare, questo aumenterebbe la sua frustrazione e il suo disagio e conseguentemente la sua ansia. E' importante creare un clima sereno dove il bambino si possa esprimere sentendosi al sicuro. Non usare delle punizioni: come detto prima non è una scelta del bambino questo comportamento. Non è bene usare il ricatto per incentivare la parola (se parli ti compro questo). Occorre evitare di creare eccessive aspettative, di sottolineare eccessivamente quando il bambino parla: lodandolo. Sarà sufficiente mantenere un atteggiamento pacato ma nel contempo esprimendogli fiducia ad esempio con un sorriso e una carezza.
Un ulteriore atteggiamento positivo che il genitore può mettere in atto è quello di coinvolgerlo nelle azioni che lo riguardano, spiegandoli cosa andrà in contro e dei possibili scenari in modo che non sia del tutto colto di sorpresa e che abbia la possibilità di comunicare che ciò lo può affrontare.
E' molto importante che il bambino sia a conoscenza di cos'è il Mutismo selettivo ciò gli permetterà di non vivere in modo ancor più stressante la sua difficoltà.
L'autonomia personale aiuta molto i bambini a superare queste difficoltà, coinvolgete dunque vostro figlio progressivamente nelle faccende domestiche (apparecchiare la tavola, scegliere i vestiti per sé...).
Consigli per gli insegnati:
Creare un clima più possibilmente sereno in classe e non mettere il bambino sotto pressione con ricatti. E' importante non pensare che il suo sia un comportamento oppositivo, come già detto in precedenza questo comportamento non è una scelta del bambino. Lasciare che il bambino si esprima come gli è più facile, ad esempio con la gestualità. Aiutare il bambino nell'autonomia lo aiuterà a conquistare maggiore sicurezza, assegnategli dei piccoli compiti da svolgere, anche in piccoli gruppi (è bene scegliere i compagni con cui si sente più a suo agio). Fate attenzione alle prese in giro e alle etichettature “il bambino che non parla” questo non lo aiuterà a maturare fiducia in sé.
Anche per le insegnanti è importante mantenere un atteggiamento pacato quando il bambino comincerà a parlare, non lodarlo eccessivamente. E' probabile infine che il bambino cominci a parlare prima con un suo coetaneo, in tal caso questo comportamento va osservato ma ignorato, non dite al bambino: “ ho sentito la tua voce” questo potrebbe incrementare la sua ansia.
Cosa fondamentale per tutti, infine, è la collaborazione scuola famiglia, la condivisione delle strategie da mettere in atto aiuterà il bambino a sentirsi più protetto e al sicuro.